Chiacchierata con Ned Ludd

In questo articolo vi propongo una chiacchierata immaginaria, nel nostro presente, con Ned Ludd, un inglese nato nell ‘800 ad Anstey, un paese nella contea del Leicestershire. Non si conosce molto altro della persona, mentre molto più famoso è il movimento ideologico e di protesta ispirato al suo cognome, il Luddismo.

Con questo termine si intende il movimento operaio di protesta, sviluppatosi ad inizio del ‘900 appunto in Inghilterra, caratterizzato dal sabotaggio della produzione industriale ed a una forte contrarietà ad ogni progresso tecnologico.

I macchinari come il telaio meccanico, introdotti durante la rivoluzione industriale, venivano percepiti come una minaccia dai lavoratori. Questo perché portavano a salari più bassi e disoccupazione, grazie alla maggiore efficienza produttiva che riduceva la necessità di manodopera, sostituendola con l’automazione delle macchine.

Fu così che, in una giornata del 1779, il giovane Ned Ludd, durante una manifestazione di protesta, distrusse un telaio meccanico. Questo gesto lo trasformò nel simbolo della ribellione, diventando il paladino di tutti i lavoratori travolti dall’onda della rivoluzione industriale e tecnologica.

Nacque così il Luddismo.


Ciao Ned, è passato un bel po’ di tempo, come stai? Lavori ancora in quella grande fabbrica tessile?

Scherzi!? Quando ho fatto a pezzi tutti quei telai meccanici, mi hanno licenziato in troco. Volevano processarmi per sabotaggio e rovinarmi con altri mille capi d’accusa, ma fortunatamente anche altri hanno incominciato a ribellarsi, così alla fine mi hanno “soltanto” esiliato dalla città

Si ho letto, ti è andate bene! E dopo cos’hai fatto?

Mi sono praticamente ritirato dal lavoro. Con i pochi risparmi che avevo messo da parte sono riuscito ad acquistare una casetta con del terreno, ora faccio il contadino e mi godo la tranquillità della campagna. Alcuni miei amici volevano che continuassi la battaglia del Luddismo e tutti quei concetti lì, ma alla fine ho lasciato perdere. Ho capito, nella lotta fra me e il mondo, di stare sempre dalla parte del mondo

Già, con il continuo progresso tecnologico, oggi ti saresti messo a distruggere ogni cosa: smartphone, computer, automobili… ahahahahah scusami, ma mi viene da ridere!

Sisi prendimi pure in giro, non mi offendo. Nel frattempo, la tua tecnologia continua a sostituire e ad uccidere numerosi mestieri. In Italia avete la crescita del PIL a zero e l’età media della popolazione sta aumentando in maniera preoccupante. Presto avrete un pensionato a carico di ogni disoccupato ahahahaahah

Si, qui in Italia la situazione è particolarmente tragica per il lavoro. Recentemente anche a me è venuta un po’ di paura per il mio futuro. Mi sento come un casellante autostradale che sta assistendo alla nascita delle macchinette automatiche che danno il resto.

Si, la conosco quella sensazione, e non è bella. Ma non avevi studiato ingegneria informatica? Non eri tranquillo per il lavoro?

Si, sono tranquillo e penso di avere ancora un po’ di margine, ma da quando è arrivata l’Intelligenza Artificiale nessuno è più al sicuro…

Io, ai miei tempi, ho combattuto contro il progresso e contro quei maledetti telai meccanici con un grosso martello, ma come sai già non ha portato a grossi risultati. Ti consiglio di evitare questo approccio. Cerca, per quanto possibile, di rimanere al passo con i tuoi tempi

Si, la penso anch’io così. Ma alcune volte mi viene voglia di adottare il tuo “Luddismo” e di prendere martellate i computer ahahahah

Immaginati un ex-casellante autostradale che distrugge la macchinetta e alza la sbarra dell’autostrada sbraitando… quanto sarebbe ridicolo?

Tanto… però che fatica rimanere sempre aggiornati. A volte mi chiedo anche se sia sempre possibile tenere il passo richiesto dall’innovazione. Non voglio sentirmi sempre minacciato. Non so come fanno quelli che sono già stati superati o sostituiti

Ogni progresso tecnologico porta anche un progresso sociale e lavorativo, non ti preoccupare. Non sto dicendo che sia semplice o indolore, anzi spesso bisogna combattere per raggiungere un equilibrio, tra i vantaggi che porta la tecnologia e una qualità del lavoro che consenta a tutti di guadagnarsi un presente e un futuro almeno dignitosi. Funziona così.

Battaglie sociali in Italia? Su questo argomento sono funesto. Non c’è speranza. Comunque, nel mio piccolo cercherò di stare al passo col progresso, poveri quelli che non ci riusciranno e purtroppo saranno tanti

Tieni duro, quando lavoravo io era molto peggio e nel caso ti stufassi, vieni anche tu a vivere in campagna, ho un magaglio anche per te

Grazie Ned, ci vediamo

Ciao Marco stammi bene